Terra di transumanza, pastorizia e antiche tradizioni, l’Abruzzo conserva intatte le pratiche artigianali di un tempo, a cominciare dalla tavola. Una cucina ricca e sfaccettata, divisa tra mare e terra, che nei prodotti di montagna, tra formaggi, salumi e carni, trova la sua migliore espressione. Ecco quali alcuni dei prodotti tipici in Abruzzo.
La liquirizia di Atri
Sulle colline a ridosso del mare, affacciate sulla riserva naturale Oasi WWF dei Calanchi, sorge Atri, bellissima cittadina d’arte, conosciuta in Italia e nel mondo proprio come la patria della liquirizia. Già nel Medioevo i frati domenicani, tra i primi a diffondere l’uso della liquirizia in Europa, estraevano il succo dalla radice. L’Abruzzo, già nell’800, era conosciuto come una delle regioni più attive nella produzione di liquirizia che, oltre ad essere un prodotto da gustare in confetti, radici e caramelle. Nel tempo, la liquirizia è diventata un ingrediente ricercato in molti settori, dall’industria farmaceutica, dolciaria, cosmetica, a quella del tabacco. I benefici sono tantissimi: proprietà dissetanti, rinfrescanti, antiossidanti e antinfiammatorie. E’ un ottimo rimedio contro la tosse, il mal di gola e la pressione bassa. Se siete amanti della liquirizia, quindi, non potrete perdere una visita ad Atri.
Il vino montepulciano
Il vino abruzzese più importante. Una filosofia che prevede rispetto dell’ambiente e dei tempi della natura, assecondare le stagioni e le difficoltà di ognuna senza cercare di condizionarle. E’ un vino potente, longevo ed espressivo che deve il suo nome all’omonima uva, coltivata in tutte le province della regione abruzzese. La leggenda racconta che, tra i suoi primi estimatori, ci fosse il comandante cartaginese Annibale. Sono vini rossi intensi e corposi, che lasciano sul palato un profumo di frutta rossa e spezie, da abbinare principalmente a piatti di carne, formaggi e alle molteplici ricette tipiche della cucina d’Abruzzo.
Olio extravergine d’oliva
La base della cucina regionale, principio dei prodotti tipici in Abruzzo. L’Abruzzo è la quinta Regione produttiva di olio in Italia, con oltre nove milioni di piante di ulivo. La raccolta delle olive rappresenta sicuramente un momento importante del calendario agricolo: dai gesti antichi con cui esse si colgono ai canti che accompagnano l’operazione. L’olio è simbolo della luce nella tradizione popolare e l’albero e i suoi frutti si presentano con un carico di significati e di valori presenti in molte leggende. La stessa cucina abruzzese è una cucina forte, ricca di olio e di prodotti genuini del territorio. Per questo è importante selezionarli attentamente. Olio extravergine, naturalmente.
Arrosticini

Non chiamateli spiedini, in Abruzzo è vietato! Diffusi in quasi tutta la regione, sono dei piccoli bocconcini di carne di pecora, cotti sul carbone, da gustare bollenti. Li troverete ad ogni festa popolare, sagra o scampagnata. A Pineto troverete diversi ristoranti specializzati e conosciuti per la bontà di questo invitante cibo popolare, sinonimo di festa ed allegria. Si tratta di una preparazione di probabile origine balcanica, ma presente e diffusa sul territorio abruzzese da secoli e oggi più che mai rappresentativa della tradizione culinaria locale. Un must dei prodotti tipici in Abruzzo.
Zuppa di pesce
Il piatto per eccellenza della cucina marinara abruzzese. Preparato in diverse varianti a seconda delle località, il brodetto è una saporita zuppa di pesce, colorata di pomodoro fresco, che nasce per utilizzare tutta la minutaglia di piccoli pesci del nostro mare che costituivano “la scafetta”, il cesto di pesce che il pescatore riportava a casa. Oggi è un piatto sontuoso, che può includere frutti di mare, scampi, seppie, merluzzo, triglia, scorfano, palombo, razza, cefalo, tracina, sogliola e molte altre specie minori. Nel nostro hotel, lo troverete a tavola il martedì!
Maccheroni alla chitarra
Pasta simbolo del teramano, si ottiene adagiando la sfoglia su un tradizionale telaio di legno attraversato da corde metalliche che, appunto, ricorda le corde di uno strumento musicale. Passando sopra il mattarello con una leggera pressione sulla sfoglia, si avranno questi spaghetti a sezione quadrata che tanto bene sposano ragù d’agnello, con le tipiche polpettine teramane, con condimenti di funghi o tartufo, ma anche frutti di mare o una semplice salsa di pomodoro e basilico. Ci vogliono pazienza e una certa abilità manuale, ma un piatto a base di spaghetti alla chitarra non può davvero mancare in un menù tipico abruzzese.
Timballo alla teramana
Il timballo è il piatto più importante di Teramo, immancabile a Natale o nelle domeniche. Le “scrippelle” sono delle crepes di acqua, farina e uova, preparate su una padella caldissima. Il timballo alla teramana, presenta poco sugo, ma è ricco di “pallottine” come quelle dei maccheroni alla chitarra, e trova la sua particolarità nella preparazione degli strati che, non sono di pasta sfoglia, ma di “scrippelle”. Un piatto che ogni donna di casa ha ereditato da madre e nonna.